MOSTRE PER RECUPERARE L’ASILO GARBAGNATI, UN CAPOLAVORO DEL RAZIONALISMO ARCHITETTONICO
Prende il via il 15 marzo 2025 con l’apertura della mostra “L’asilo Garbagnati”, il progetto di recupero promosso dall’Associazione Cesare Cattaneo ONLUS e dall’Archivio Cattaneo in collaborazione con il Circuito Lombardo Musei Design, dell’omonimo asilo di Cermenate (CO), progettato tra il 1935 e il 1937 da Cesare Cattaneo.
Allestita fino all’11 maggio 2025, la mostra – prima di un ciclo di quattro – si colloca nella porzione dell’edificio messa in sicurezza, che consente già di apprezzare i bianchi volumi e l’articolazione spaziale che lo rendono una creazione architettonica unica, cui si aggiunge il fascino délabré di un edificio dismesso. L’obiettivo del programma espositivo è quello di “accendere un riflettore” sull’asilo, considerato oggi una pietra miliare nel percorso del Razionalismo architettonico, e di rendere noti al territorio l’esistenza ed il pregio dell’edificio, oltre che di comunicare la volontà di farne un polo per attività espositive e formative relative all’architettura, al design e alle arti visive, e un luogo della cultura aperto alle istanze del territorio.
Asilo Garbagnati, ingresso - Ph. Lorenza Ceruti
Nella mostra “L’asilo Garbagnati” si ammirano schizzi, disegni, documenti, fotografie d’epoca e un modello in scala dell’edificio intitolato a Giuseppe Garbagnati, che rappresenta il primo progetto elaborato e realizzato da Cesare Cattaneo dopo la laurea. Esso appare ispirato in pianta alla scuola del Bauhaus, mentre dissonanza proporzionale negli alzati e scomposizione volumetrica di origine cubista ne esaltano i caratteri.
Oggi l’edificio risulta deturpato dalle successive manomissioni avvenute nel corso degli anni: inutilizzato per diversi anni del dopoguerra, nel 1986 cambiò destinazione d’uso, diventando farmacia comunale e sede della Croce Rossa, ed è attualmente in disuso.
Dopo il riconoscimento, nel 2008, da parte della Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia, dell’interesse culturale dell’edificio, l’asilo Garbagnati è stato sottratto al rischio di ulteriori manomissioni grazie agli eredi di Cesare Cattaneo e alle persone riunite nell’Associazione Cesare Cattaneo ONLUS, costituita nel 2012, che ne ha acquisito la proprietà.
Come la prima, anche le esposizioni successive saranno realizzate negli spazi disadorni e nello stato di fatto dell’asilo, ispirandosi a un modello storico: la prima edizione dell’evento “documenta” a Kassel (1955). Tale riferimento vuole significare lo spirito di voler partire da quello che c’è, per promuovere un percorso che potrà andare lontano.
Altro modello di riferimento è quello degli eventi-mostra realizzati da artisti, architetti e designer, soprattutto a partire dagli anni ’70 del secolo scorso, con mezzi low-cost in spazi quali fabbriche dismesse, complessi di edilizia popolare ecc.
Le 4 mostre programmate per il 2025 vogliono rappresentare un esempio concreto delle attività che il progetto intende sviluppare in modo permanente, al fine di creare già oggi occasioni di visita dell’edificio da parte del pubblico. La visibilità che si vuole ottenere attraverso questo primo anno di attività ha lo scopo ultimo di attirare l’attenzione delle Pubbliche Amministrazioni, ma anche di istituti bancari e aziende del territorio, con i quali condividere un disegno strategico che permetta di raggiungere egli obiettivi posti: preservare l’identità dell’asilo e recuperarlo a un utilizzo coerente con il valore del bene.

Asilo Garbagnati - Ph. Lorenza Ceruti
LE ALTRE MOSTRE IN PROGRAMMA NEL 2025
Dal 17 maggio al 29 giugno l’asilo Garbagnati ospiterà la mostra “Lo spazio armonico e la fontana di Camerlata”. Realizzata tra il 1936 e il 1939 con il pittore Mario Radice in occasione della VI Triennale di Milano, la fontana introduce la declinazione originale degli astrattisti comacini e la loro contiguità agli architetti razionalisti.
Dal 13 settembre al 26 ottobre aprirà invece la mostra “Architetture olivettiane”: fotografie, disegni e documenti selezionati dalla ricerca sulle architetture residenziali e per la comunità, promosse da Adriano Olivetti nel territorio di Ivrea, che ha dato vita al volume omonimo edito dall’Archivio Cattaneo.
Infine, dall'8 novembre all’8 dicembre, è in programma la mostra “Cesare Cattaneo e il sacro”, sui progetti delle chiese e della Casa-famiglia per la famiglia cristiana (1942).
Scheda tecnica
Titolo L’asilo Garbagnati
Sede Asilo Garbagnati, Via G. Negrini, 7, 9,11, Asnago, Cermenate (CO)
Date 15 marzo – 11 maggio 2025
Opening venerdì 14 marzo, ore 17
Orari sabato e domenica, dalle 10 alle 18
Ingresso libero
Info al pubblico t. 031.513960 – e-mail: archiviocattaneo@libero.it
L'ASILO GIUSEPPE GARBAGNATI
L’Asilo intitolato a Giuseppe Garbagnati rappresenta il primo progetto elaborato e realizzato (1935-1937) da Cesare Cattaneo dopo la laurea. Realizzato nel Comune di Asnago, ora frazione di Cermenate, in collaborazione con Luigi Origoni, è opera contemporanea all’Asilo Sant’Elia realizzato a Como da Giuseppe Terragni. Fu costruito, grazie alle donazioni di alcune famiglie benefattrici, per una capienza prevista di 50 bambini residenti nel Comune di Asnago.
L’opera ottenne, fin dalla fase progettuale, molta attenzione nelle pubblicazioni dell’epoca, tanto che la rivista “Casabella” le dedicava un articolo (nel n. 94, 1935) ancor prima della ultimazione, pubblicando una pianta e le fotografie del plastico, con un commento in cui si ribadiva l’importanza del ruolo dei giovani nel promuovere un rinnovamento autentico e non mascherato sotto superficiali incrostazioni di moderno:
"Di fronte ad architetture che rappresentano, sotto il velo della modernità, un paradossale ritorno all’antico, preferiremo sempre quelle più astratte ed estremiste, che stabiliscono senza mezzi termini la validità dello stile nuovo. Il progetto che qui pubblichiamo è un segno della serietà con cui taluni giovani architetti si sono messi per la strada dei primi razionalisti italiani, continuandone la polemica e perpetuandone la fede in un’architettura italiana e moderna".
Il progetto appare maturo e ispirato in pianta alla scuola del Bauhaus, mentre dissonanza proporzionale negli alzati e scomposizione volumetrica di origine cubista ne esaltano i caratteri. Il riferimento alle teorie che, in quegli anni, si stavano sviluppando sull’educazione e sul conseguente rinnovamento degli edifici scolastici, porta Cattaneo a concepire una pianta dove lo spazio di ricreazione comune posto al centro e illuminato su tre lati è il passaggio obbligatorio per accedere alle aule e al refettorio.
Cattaneo gioca sulla possibilità di avere elementi fissi ed elementi mobili per assicurare la ventilazione, alterna parti trasparenti a parti opache al fine di minimizzare gli effetti termici; usa il vetrocemento bloccandolo all’altezza degli occhi dei bambini per consentirne giochi sicuri e non precludere la vista del paesaggio esterno.
Cesare Cattaneo, fronte est Asilo Garbagnati, 1938
Oggi l’edificio appare deturpato dalle successive manomissioni avvenute nel corso degli anni: nel 1986 cambiò destinazione d’uso, diventando farmacia comunale e sede della Croce Rossa, ed è attualmente in disuso. Intatto è il fascino dei bianchi volumi e dell’articolazione spaziale di una creazione architettonica unica. Dopo il riconoscimento, nel 2008, da parte della Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia, dell’interesse culturale dell’edificio ai sensi dell’art. 12 del Decreto Legislativo 42/2004 l’Asilo Garbagnati è stato sottratto al rischio di ulteriori manomissioni grazie agli eredi di Cesare Cattaneo e alle persone riunite nella Associazione Cesare Cattaneo ONLUS, costituita nel 2012, che ne ha acquisito la proprietà.
Cesare Cattaneo, scorcio fronte principale Asilo Garbagnati, 1938
Preservarne l’identità, nonostante le trasformazioni e il degrado subiti dall’edificio, realizzarne la riqualificazione, e recuperarlo a un utilizzo coerente con il valore del bene sono gli obiettivi e la sfida dell’associazione oggi proprietaria dell’immobile, che intende promuoverne la sua destinazione a polo culturale “di area vasta” che possa ospitare attività espositive e formative relative all’architettura, al design e alle arti visive.